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The Order of All Things: Mimetic Craft in Dante's Commedia
  SORT BY LINE / FREQUENCY / ABC
  Freq. Verse Last Word Rhyme Color Line No. Of100
1 153 mi ritrovai per una selva oscura oscura ura       2 1
2 140 vegno del loco ove tornar disio; disio io       71 2
3 133 guarda la mia virtù s'ell'è possente, possente ente       11 2
4 131 cortese i fu, pensando l'alto effetto effetto etto       17 2
5 121 non lascia altrui passar per la sua via, via ia       95 1
6 118 ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, trovai ai       8 1
7 111 vedrai li antichi spiriti dolenti, dolenti enti       116 1
8 108 vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore amore ore       83 1
9 108 si mosse, e venne al loco dov'i' era, era era       101 2
10 101 sì ch'a bene sperar m'era cagione cagione one       41 1
11 99 e donna mi chiamò beata e bella, bella ella       53 2
12 93 ma non sì ch'io non discernessi in parte parte arte       71 4
13 92 che vuol, quanto la cosa è più perfetta, perfetta etta       107 6
14 91 esser basciato da cotanto amante, amante ante       134 5
15 89 e giugne 'l tempo che perder lo face, face ace       56 1
16 89 che, venendomi 'ncontro, a poco a poco poco oco       59 1
17 89 «Mira colui con quella spada in mano, mano ano       86 4
18 88 di questo 'mpedimento ov'io ti mando, mando ando       95 2
19 87 per recarne conforto a quella fede fede ede       29 2
20 87 segando se ne va l'antica prora prora ora       29 8
21 87 E 'l savio mio maestro fece segno segno egno       86 8
22 84 esta selva selvaggia e aspra e forte forte orte       5 1
23 84 Ruppemi l'alto sonno ne la testa testa esta       1 4
24 84 su la marina dove 'l Po discende discende ende       98 5
25 81 tanto che, per ficcar lo viso a fondo, fondo ondo       11 4
26 81 fate i saper che 'l fei perché pensava pensava ava       113 10
27 80 Nel mezzo del cammin di nostra vita vita ita       1 1
28 80 fu stabilita per lo loco santo santo anto       23 2
29 78 sì al venir con le parole tue, tue ue       137 2
30 78 parole di dolore, accenti d'ira, ira ira       26 3
31 77 uscito fuor del pelago a la riva riva iva       23 1
32 77 «Miserere di me», gridai a lui, lui ui       65 1
33 77 ché la divina giustizia li sprona, sprona ona       125 3
34 75 l'umana spezie eccede ogne contento contento ento       77 2
35 75 seguendo lo giudicio di costei, costei ei       83 7
36 74 o per altrui, che poi fosse beato?». beato ato       50 4
37 72 che, mischiato di lagrime, a' lor piedi piedi edi       68 3
38 71 e avanti che sien di là discese, discese ese       119 3
39 70 quella lettura, e scolorocci il viso; viso iso       131 5
40 70 dicevan tutte riguardando in giuso; giuso uso       53 9
41 69 perché non sali il dilettoso monte monte onte       77 1
42 69 parlando cose che 'l tacere è bello, bello ello       104 4
43 68 una lonza leggera e presta molto, molto olto       32 1
44 68 sì com'a Pola, presso del Carnaro Carnaro aro       113 9
45 66 anzi 'mpediva tanto il mio cammino, cammino ino       35 1
46 66 sì del cammino e sì de la pietate, pietate ate       5 2
47 66 dirotti brievemente, mi rispuose, rispuose ose       86 2
48 66 menando la sinistra innanzi spesso; spesso esso       83 9
49 64 noi udiremo e parleremo a voi, voi oi       95 5
50 63 e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle stelle elle       38 1
51 63 vuolsi così colà dove si puote puote ote       95 3
52 63 guastatori e predon, tutti tormenta tormenta enta       38 11
53 62 si volse a retro a rimirar lo passo passo asso       26 1
54 62 e tanto buono ardire al cor mi corse, corse orse       131 2
55 62 vid'io scritte al sommo d'una porta; porta orta       11 3
56 61 dinanzi a li occhi mi si fu offerto offerto erto       62 1
57 60 che nel lago del cor m'era durata durata ata       20 1
58 60 l'altro è Orazio satiro che vene; vene ene       89 4
59 60 disse lo mio segnore «a questa volta: volta olta       20 8
60 59 ne la diserta piaggia è impedito impedito ito       62 2
61 59 a far lor pro o a fuggir lor danno, danno anno       110 2
62 59 che balenò una luce vermiglia vermiglia iglia       134 3
63 59 enno dannati i peccator carnali, carnali ali       38 5
64 58 e per novi pensier cangia proposta, proposta osta       38 2
65 57 nel foco, perché speran di venire venire ire       119 1
66 57 lo cominciar con l'altro che poi venne, venne enne       11 9
67 57 e de la schiera tre si dipartiro dipartiro iro       59 12
68 57 e alquanto di lunge da la sponda sponda onda       113 16
69 56 vestite già de' raggi del pianeta pianeta eta       17 1
70 56 di grande autorità ne' lor sembianti: sembianti anti       113 4
71 56 disse «lo 'ngegno tuo da quel che sòle? sòle òle       77 11
72 55 ch'e' fu de l'alma Roma e di suo impero impero ero       20 2
73 54 con la paura ch'uscia di sua vista, vista ista       53 1
74 54 toglieva li animai che sono in terra terra erra       2 2
75 54 corruttibile ancora, ad immortale immortale ale       14 2
76 54 tegnon l'anime triste di coloro coloro oro       35 3
77 54 impetuoso per li avversi ardori, ardori ori       68 9
78 53 non avea pianto mai che di sospiri, sospiri iri       26 4
79 53 nel nome che sonò la voce sola, sola ola       92 4
80 53 nel freddo tempo, a schiera larga e piena, piena ena       41 5
81 53 in vera perfezion già mai non vada, vada ada       110 6
82 51 fidandomi del tuo parlare onesto, onesto esto       113 2
83 51 gittansi di quel lito ad una ad una, una una       116 3
84 51 Ipocràte, Avicenna e Galieno, Galieno eno       143 4
85 51 come quella che tutto 'l piano abbraccia, abbraccia accia       53 12
86 50 perché tanta viltà nel core allette? allette ette       122 2
87 50 curan di te ne la corte del cielo, cielo elo       125 2
88 50 mena li spirti con la sua rapina; rapina ina       32 5
89 48 pàrtiti da cotesti che son morti». morti orti       89 3
90 48 tra ' quai conobbi Ettòr ed Enea, Enea ea       122 4
91 47 Israèl con lo padre e co' suoi nati nati ati       59 4
92 47 che ricordarsi del tempo felice felice ice       122 5
93 47 di lor medesme, e non tocchin la pianta, pianta anta       74 15
94 47 su per la ripa che 'l cinge dintorno, dintorno orno       8 31
95 45 che spandi di parlar sì largo fiume?», fiume ume       80 1
96 45 ma sapienza, amore e virtute, virtute ute       104 1
97 45 cominciò el, «se non... Tal ne s'offerse. offerse erse       8 9
98 45 però giri Fortuna la sua rota rota ota       95 15
99 44 che mai non empie la bramosa voglia, voglia oglia       98 1
100 44 Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno bruno uno       1 2
  44 lo secondo giron dal terzo, e dove dove ove       5 14
  42 ma non sì che paura non mi desse desse esse       44 1
  42 di gente, ch'i' non averei creduto creduto uto       56 3
  42 e 'l ventre largo, e unghiate le mani; mani ani       17 6
  42 questo tristo ruscel, quand'è disceso disceso eso       107 7
  42 ma tu chi se', che sì se' fatto brutto?». brutto utto       35 8
  42 ch'entro l'affoca le dimostra rosse, rosse osse       74 8
  41 SE NON ETTERNE, E IO ETTERNO DURO. DURO URO       8 3
  41 ché gran disio mi stringe di savere savere ere       83 6
  41 crescerann'ei dopo la gran sentenza, sentenza enza       104 6
  41 dissi: «Questo che dice? e che risponde risponde onde       8 8
  39 quando noi fermerem li nostri passi passi assi       77 3
  39 mi veggio intorno, come ch'io mi mova mova ova       5 6
  39 fuor d'una ch'a seder si levò, ratto ratto atto       38 6
  39 e 'l gran centauro disse: «E' son tiranni tiranni anni       104 12
  39 gittato mi sarei tra lor di sotto, sotto otto       47 16
  39 ciò ch'io attendo e che il tuo pensier sogna: sogna ogna       122 16
  39 crollando 'l capo, e disse: «Odi malizia malizia izia       107 22
  38 tant'era pien di sonno a quel punto punto unto       11 1
  38 che tu mi segui, e io sarò tua guida, guida ida       113 1
  38 de la valle d'abisso dolorosa dolorosa osa       8 4
  38 Io dico, seguitando, ch'assai prima prima ima       1 8
  38 là dove vanno l'anime a lavarsi lavarsi arsi       137 14
  36 sembiava carca ne la sua magrezza, magrezza ezza       50 1
  36 perché, pensando, consumai la 'mpresa 'mpresa esa       41 2
  36 dirotti perch'io venni e quel ch'io 'ntesi 'ntesi esi       50 2
  36 e con ciò c'ha mestieri al suo campare campare are       68 2
  36 che questa era la setta d'i cattivi, cattivi ivi       62 3
  36 e però, se Caron di te si lagna, lagna agna       128 3
  36 cominciò il poeta tutto smorto. smorto orto       14 4
  36 cominciò poi a dir, «son tre cerchietti cerchietti etti       17 11
  36 la cara e buona imagine paterna paterna erna       83 15
  35 questi chi son c'hanno cotanta onranza, onranza anza       74 4
  35 ma ne l'orecchie mi percosse un duolo, duolo olo       65 8
  35 che dicea: "Anastasio papa guardo, guardo ardo       8 11
  34 lungo la proda del bollor vermiglio, vermiglio iglio       101 12
  33 fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno, 'nferno erno       110 1
  33 dissi: «Maestro, che è quel ch'i' odo? odo odo       32 3
  33 volsersi a me con salutevol cenno, cenno enno       98 4
  33 Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: scrisse isse       137 5
  33 ché noi a pena, ei lieve e io sospinto, sospinto into       32 24
  32 là dove terminava quella valle valle alle       14 1
  32 per quello Dio che tu non conoscesti, conoscesti esti       131 1
  32 Io non Enea, io non Paulo sono: sono ono       32 2
  32 de li angeli che non furon ribelli ribelli elli       38 3
  32 e quello accorto gridò: «Corri al varco: varco arco       26 12
  30 aiutami da lei, famoso saggio, saggio aggio       89 1
  30 anima fia a ciò più di me degna: degna egna       122 1
  30 o mente che scrivesti ciò ch'io vidi, vidi idi       8 2
  30 e te cortese ch'ubidisti tosto tosto osto       134 2
  30 per sette porte intrai con questi savi: savi avi       110 4
  30 li vien dinanzi, tutta si confessa; confessa essa       8 5
  30 più presso a noi; e tu allor li priega priega ega       77 5
  30 fece li cieli e diè lor chi conduce conduce uce       74 7
  30 necessità la fa esser veloce; veloce oce       89 7
  30 serpentelli e ceraste avien per crine, crine ine       41 9
  30 ma la cosa incredibile mi fece fece ece       50 13
  30 crucciato prese la folgore aguta aguta uta       53 14
  30 e litterati grandi e di gran fama, fama ama       107 15
  29 ripresi via per la piaggia diserta, diserta erta       29 1
  29 sì de la mente in la vita primaia, primaia aia       41 7
  29 che li sia fatto, e poi se ne rammarca, rammarca arca       23 8
  29 non gliel celai, ma tutto gliel'apersi; apersi ersi       44 10
  29 che fece l'Arbia colorata in rosso, rosso osso       86 10
  29 e se volete che con voi m'asseggia, asseggia eggia       35 15
  29 come l'etico fa, che per la sete sete ete       56 30
  29 tanto maravigliar de la tua grazia, grazia azia       14 48
  27 per cui morì la vergine Cammilla, Cammilla illa       107 1
  27 temo che la venuta non sia folle. folle olle       35 2
  27 e cominciommi a dir soave e piana, piana ana       56 2
  27 l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme seme eme       104 3
  27 un greve truono, sì ch'io mi riscossi riscossi ossi       2 4
  27 Diascoride dico; e vidi Orfeo, Orfeo eo       140 4
  27 tu vuo' saper», mi disse quelli allotta, allotta otta       53 5
  27 avesse di veder s'altri era meco; meco eco       56 10
  27 m'avean di costui già letto il nome; nome ome       65 10
  27 venimmo, alpestro e, per quel che v'er'anco, anco anco       2 12
  27 rispuose; «ma 'l bollor de l'acqua rossa rossa ossa       134 14
  27 e diece passi femmo in su lo stremo, stremo emo       32 17
  27 quando colei che siede sopra l'acque acque acque       107 19
  27 cavalier vidi muover né pedoni, pedoni oni       11 22
  26 sì ch'io veggia la porta di san Pietro Pietro etro       134 1
  26 loro accennando, tutte le raccoglie; raccoglie oglie       110 3
  26 di Lancialotto come amor lo strinse; strinse inse       128 5
  26 l'altro piangea; sì che di pietade pietade ade       140 5
  26 Chirón prese uno strale, e con la cocca cocca occa       77 12
  25 parlando più assai ch'i' non ridico; ridico ico       113 6
  24 con la test'alta e con rabbiosa fame, fame ame       47 1
  24 però che sì mi caccia il lungo tema, tema ema       146 4
  24 sotto 'l governo d'un sol galeoto, galeoto oto       17 8
  24 del viso su per quella schiuma antica antica ica       74 9
  24 non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; 'nvolti olti       5 13
  24 che passa i monti, e rompe i muri e l'armi! armi armi       2 17
  24 tal colpa a tal martiro lui condanna; condanna anna       95 18
  24 che 'l tien legato, o anima confusa, confusa usa       74 31
  24 in sua presunzion, se tal decreto decreto eto       140 37
  23 e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto Augusto usto       71 1
  23 li occhi lucenti lagrimando volse; volse olse       116 2
  23 per altra via mi mena il savio duca, duca uca       149 4
  23 dico che arrivammo ad una landa landa anda       8 14
  23 nel tempo che colui che 'l mondo schiara schiara ara       26 26
  23 dove l'acqua di Tevero s'insala, insala ala       101 36
  21 perch'i' fu' ribellante a la sua legge, legge egge       125 1
  21 quivi è la sua città e l'alto seggio: seggio eggio       128 1
  21 E vo' che sappi che, dinanzi ad essi, essi essi       62 4
  21 tempo si volse, e vedi 'l grande Achille, Achille ille       65 5
  21 che visitando vai per l'aere perso perso erso       89 5
  21 di vederlo attuffare in questa broda broda oda       53 8
  21 Cerbero vostro, se ben vi ricorda, ricorda orda       98 9
  21 che parton poi tra lor le peccatrici, peccatrici ici       80 14
  21 e quant'io l'abbia in grado, mentr'io vivo vivo ivo       86 15
  21 quando Fetonte abbandonò li freni, freni eni       107 17
  21 e volser contra lui tutt'i runcigli; runcigli igli       71 21
  21 noi pur venimmo al fine in su la punta punta unta       41 24
  21 ché, com'i' odo quinci e non intendo, intendo endo       74 24
  21 che l'onestade ad ogn'atto dismaga, dismaga aga       11 37
  21 Iacomo e Federigo hanno i reami; reami ami       119 41
  20 tu duca, tu segnore, e tu maestro». maestro estro       140 2
  20 cignesi con la coda tante volte volte olte       11 5
  20 come suol seguitar per alcun caso, caso aso       41 25
  20 li Assiri, poi che fu morto Oloferne, Oloferne erne       59 46
  19 per me; ma un d'i neri cherubini cherubini ini       113 27
  18 né lo profondo inferno li riceve, riceve eve       41 3
  18 temendo no 'l mio dir li fosse grave, grave ave       80 3
  18 al nocchier de la livida palude, palude ude       98 3
  18 l'una appresso de l'altra, fin che 'l ramo ramo amo       113 3
  18 per lo suo mezzo cerchio a l'altra giostra. giostra ostra       35 7
  18 Vedi là Farinata che s'è dritto: dritto itto       32 10
  18 quando noi ci mettemmo per un bosco bosco osco       2 13
  18 lo duca mio, dicendo «Guarda, guarda!», guarda arda       23 21
  18 Ciriatto sannuto e Graffiacane Graffiacane ane       122 21
  18 diss'io, «deh, sanza scorta andianci soli, soli oli       128 21
  18 e un serpente con sei piè si lancia lancia ancia       50 25
  18 credendomi, sì cinto, fare ammenda; ammenda enda       68 27
  18 che la madre mi diè, l'opere mie mie ie       74 27
  18 mostrasse, d'aequar sarebbe nulla nulla ulla       20 28
  18 che son quinc'entro, se l'unghia ti basti basti asti       89 29
  18 come la pina di San Pietro a Roma, Roma oma       59 31
  18 da bocca il freddo, e da li occhi il cor tristo tristo isto       38 32
  18 non so; ma, passeggiando tra le teste, teste este       77 32
  18 sovresso 'l mezzo di ciascuna spalla, spalla alla       41 34
  18 incominciai: «O anime sicure sicure ure       53 60
  17 e disse: - Or ha bisogno il tuo fedele fedele ele       98 2
  17 con Epicuro tutti suoi seguaci, seguaci aci       14 10
  17 ché i Pesci guizzan su per l'orizzonta, orizzonta onta       113 11
  17 di mia etade ove ciascun dovrebbe dovrebbe ebbe       80 27
  17 trovai pur sei le lettere che 'ncise 'ncise ise       134 46
  15 e li parenti miei furon lombardi, lombardi ardi       68 1
  15 figliuol d'Anchise che venne di Troia, Troia oia       74 1
  15 rispuose poi che lagrimar mi vide, vide ide       92 1
  15 chinati e chiusi, poi che 'l sol li 'mbianca 'mbianca anca       128 2
  15 che girando correva tanto ratta, ratta atta       53 3
  15 vanno a vicenda ciascuna al giudizio; giudizio izio       14 5
  15 faccendo in aere di sé lunga riga, riga iga       47 5
  15 nomar le donne antiche e ' cavalieri, cavalieri eri       71 5
  15 con l'ali alzate e ferme al dolce nido nido ido       83 5
  15 Caina attende chi a vita ci spense». spense ense       107 5
  15 verranno al sangue, e la parte selvaggia selvaggia aggia       65 6
  15 cominciò Pluto con la voce chioccia; chioccia occia       2 7
  15 la tua paura; ché, poder ch'elli abbia, abbia abbia       5 7
  15 che si frange con quella in cui s'intoppa, intoppa oppa       23 7
  15 e che già fu, di quest'anime stanche stanche anche       65 7
  15 pur da color che le dovrien dar lode, lode ode       92 7
  15 che noi fossimo al piè de l'alta torre, torre orre       2 8
  15 ti si lasci veder, tu sarai sazio: sazio azio       56 8
  15 ma ei non stette là con essi guari, guari ari       113 8
  15 che venisse colui che la gran preda preda eda       38 12
  15 tutte le cose, fuor che ' demon duri duri uri       44 14
  15 gent'è avara, invidiosa e superba: superba erba       68 15
  15 or col ceffo, or col piè, quando son morsi morsi orsi       50 17
  15 Qui distorse la bocca e di fuor trasse trasse asse       74 17
  15 furo scontrati; e io sì tosto dissi: dissi issi       41 18
  15 «Domanda», disse, «ancor, se più disii disii ii       62 22
  15 di Logodoro; e a dir di Sardigna Sardigna igna       89 22
  15 ei ne verranno dietro più crudeli crudeli eli       17 23
  15 cotal vestigio in terra di sé lascia, lascia ascia       50 24
  15 ché se chelidri, iaculi e faree faree ee       86 24
  15 ribadendo sé stessa sì dinanzi, dinanzi anzi       8 25
  15 diventaron lo membro che l'uom cela, cela ela       116 25
  15 sanza parlarmi, sì com'io estimo: estimo imo       35 29
  15 per lo mio corpo al trapassar d'i raggi, raggi aggi       26 39
  15 ascoltando il mio duca che diceva diceva eva       14 50
  15 mirabilmente a l'una de le rive; rive ive       86 59
  14 rispuose del magnanimo quell'ombra; ombra ombra       44 2
  14 mi fuor mostrati li spiriti magni, magni agni       119 4
  14 dinanzi polveroso va superbo, superbo erbo       71 9
  14 guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso, sdegnoso oso       41 10
  14 di quelle pietre, che spesso moviensi moviensi ensi       29 12
  14 le membra con l'omor che mal converte, converte erte       53 30
  14 per avvisar da presso un'altra istoria, istoria oria       71 44
  12 sempre in quell'aura sanza tempo tinta, tinta inta       29 3
  12 non basta, perché non ebber battesmo, battesmo esmo       35 4
  12 d'Abèl suo figlio e quella di Noè, Noè è       56 4
  12 in loco aperto, luminoso e alto, alto alto       116 4
  12 a noi venendo per l'aere maligno, maligno igno       86 5
  12 de l'un de' lati fanno a l'altro schermo; schermo ermo       20 6
  12 e si racqueta poi che 'l pasto morde, morde orde       29 6
  12 infra tre soli, e che l'altra sormonti sormonti onti       68 6
  12 E io a lui: «Ancor vo' che mi 'nsegni, 'nsegni egni       77 6
  12 quando vegnono a' due punti del cerchio cerchio erchio       44 7
  12 bontà non è che sua memoria fregi: fregi egi       47 8
  12 che qui staranno come porci in brago, brago ago       50 8
  12 discende mai alcun del primo grado, grado ado       17 9
  12 del puzzo che 'l profondo abisso gitta, gitta itta       5 11
  12 E l'altro, cui pareva tardar troppo, troppo oppo       119 13
  12 e se non fosse che 'n sul passo d'Arno Arno Arno       146 13
  12 destra si volse in dietro, e riguardommi; riguardommi ommi       98 15
  12 drizzava a me, sì che 'n contraro il collo collo ollo       26 16
  12 rende in dispetto noi e nostri prieghi», prieghi eghi       29 16
  12 tosto così com'e' fuoro spariti; spariti iti       89 16
  12 e se di ciò vuoi fede o testimonio, testimonio onio       62 18
  12 cupido sì per avanzar li orsatti, orsatti atti       71 19
  12 ristette con suoi servi a far sue arti, arti arti       86 20
  12 dinanzi a li occhi, fatte de la taglia taglia aglia       62 23
  12 in questa fossa, e li altri dal concilio concilio ilio       122 23
  12 del diavol vizi assai, tra ' quali udi' udi' ì       143 23
  12 tutto smarrito de la grande angoscia angoscia oscia       116 24
  12 gridava: «Omè, Agnel, come ti muti! muti uti       68 25
  12 parlar», diss'io, «maestro, assai ten priego priego ego       65 26
  12 rispuose 'l mio maestro «a tormentarlo; tormentarlo arlo       47 28
  12 a ragazzo aspettato dal segnorso, segnorso orso       77 29
  12 falsificando sé in altrui forma, forma orma       41 30
  12 io ebbi vivo assai di quel ch'i' volli, volli olli       62 30
  12 disse Sinon; «e son qui per un fallo, fallo allo       116 30
  12 e per leccar lo specchio di Narcisso, Narcisso isso       128 30
  12 fossero in compagnia di quello specchio specchio ecchio       62 38
  12 d'i tuoi gentili, e cura lor magagne; magagne agne       110 40
  12 l'imagini di tante umilitadi, umilitadi adi       98 44
  12 che portar quinci, sì che, mondi e lievi, lievi evi       35 45
  12 'Beati pauperes spiritu!' voci voci oci       110 46
  12 per lo novo cammin, tu ne conduci», conduci uci       17 47
  12 torcesse in suso il disiderio vostro, vostro ostro       53 49
  12 che mi scaldar, de la divina fiamma fiamma amma       95 55
  12 io li sovvenni, e i lor dritti costumi costumi umi       86 56
  12 ma perché Santa Chiesa in ciò dispensa, dispensa ensa       35 72
  11 de lo scender qua giuso in questo centro centro entro       83 2
  11 Al tornar de la mente, che si chiuse chiuse use       1 6
  11 pigliando più de la dolente ripa ripa ipa       17 7
  11 e ch'i' son stato così sottosopra, sottosopra opra       80 19
  11 s'appressa un sasso che de la gran cerchia cerchia erchia       134 23
  11 Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande, grande ande       1 26
  10 grand'arco tra la ripa secca e 'l mézzo, mézzo ézzo       128 7
  9 non vedi tu la morte che 'l combatte combatte atte       107 2
  9 che son qua giù, nel viso mi dipigne dipigne igne       20 4
  9 ch'avean le turbe, ch'eran molte e grandi, grandi andi       29 4
  9 per l'aere tenebroso si riversa; riversa ersa       11 6
  9 Iacopo Rusticucci, Arrigo e 'l Mosca Mosca osca       80 6
  9 caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, fiacca acca       14 7
  9 ha tolto loro, e posti a questa zuffa: zuffa uffa       59 7
  9 e noi, in compagnia de l'onde bige, bige ige       104 7
  9 congiurato da quella Eritón cruda cruda uda       23 9
  9 a cui non puote il fin mai esser mozzo, mozzo ozzo       95 9
  9 del segno suo e Soddoma e Caorsa Caorsa orsa       50 11
  9 mostrar li mi convien la valle buia; buia uia       86 12
  9 piè con artigli, e pennuto 'l gran ventre; ventre entre       14 13
  9 di Cesare non torse li occhi putti, putti utti       65 13
  9 onde la rena s'accendea, com'esca esca esca       38 14
  9 de le misere mani, or quindi or quinci quinci inci       41 14
  9 e me saetti con tutta sua forza, forza orza       59 14
  9 ancor, li piedi ne la rena arsiccia; arsiccia iccia       74 14
  9 del suo figliuolo, e per celarlo meglio, meglio eglio       101 14
  9 fanno Cocito; e qual sia quello stagno stagno agno       119 14
  9 l'ovra di voi e li onorati nomi nomi omi       59 16
  9 ne' quali 'l doloroso foco casca, casca asca       53 17
  9 vidi sì torta, che 'l pianto de li occhi occhi occhi       23 20
  9 e venne serva la città di Baco, Baco aco       59 20
  9 prima che la mattia da Casalodi Casalodi odi       95 20
  9 disser: «Coverto convien che qui balli, balli alli       53 21
  9 per ch'un si mosse - e li altri stetter fermi, fermi ermi       77 21
  9 che m'avea generato d'un ribaldo, ribaldo aldo       50 22
  9 Lascisi 'l collo, e sia la ripa scudo, scudo udo       116 22
  9 n'andavam l'un dinanzi e l'altro dopo, dopo opo       2 23
  9 e s'e' son morti, per qual privilegio privilegio egio       89 23
  9 quant'i' veggio dolor giù per le guance? guance ance       98 23
  9 le mani alzò con amendue le fiche, fiche iche       2 25
  9 quando n'apparver due figure miste miste iste       71 25
  9 dei dì canicular, cangiando sepe, sepe epe       80 25
  9 non torcendo però le lucerne empie, empie empie       122 25
  9 mutare e trasmutare; e qui mi scusi scusi usi       143 25
  9 tra le schegge e tra ' rocchi de lo scoglio scoglio oglio       17 26
  9 mi disse: «Quel folletto è Gianni Schicchi, Schicchi icchi       32 30
  9 tienti col corno, e con quel ti disfoga disfoga oga       71 31
  9 se tu mangi di noi: tu ne vestisti vestisti isti       62 33
  9 corsero incontr'a noi e dimandarne: dimandarne arne       29 39
  9 ma quando fummo liberi e aperti aperti erti       17 44
  9 di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi, quindi indi       101 45
  9 ché qui è buono con l'ali e coi remi, remi emi       5 46
  9 per venir verso noi; vedi che torna torna orna       80 46
  9 de le prime notizie, omo non sape, sape ape       56 52
  9 volseci in sù colui che sì parlonne parlonne onne       47 53
  9 la gente che perdé Ierusalemme, Ierusalemme emme       29 57
  9 guizza dentro a lo specchio vostra image, image age       26 59
  9 quell'esser parte per diverse essenze, essenze enze       116 69
  9 fra me, 'dille', dicea, 'a la mia donna donna onna       11 74
  8 Così discesi del cerchio primaio primaio aio       1 5
  8 a Rinier da Corneto, a Rinier Pazzo, Pazzo azzo       137 12
  8 disse 'l maestro; «ché, seggendo in piuma, piuma uma       47 24
  8 ché l'imagine lor vie più m'asciuga asciuga uga       68 30
  8 sappiendo chi voi siete e la sua pecca, pecca ecca       137 32
  8 «Vexilla regis prodeunt inferni inferni erni       1 34
  7 che corrono a Verona il drappo verde verde erde       122 15
  6 tu se' solo colui da cu' io tolsi tolsi olsi       86 1
  6 sì che d'onrata impresa lo rivolve, rivolve olve       47 2
  6 che la vostra miseria non mi tange, tange ange       92 2
  6 forte piangendo, a la riva malvagia malvagia agia       107 3
  6 con tre gole caninamente latra latra atra       14 6
  6 d'invidia sì che già trabocca il sacco, sacco acco       50 6
  6 di qua dal suon de l'angelica tromba, tromba omba       95 6
  6 che gente è questa, e se tutti fuor cherci cherci erci       38 7
  6 dovre' io ben riconoscere alcuni alcuni uni       50 7
  6 questa provede, giudica, e persegue persegue egue       86 7
  6 ne l'aere dolce che dal sol s'allegra, allegra egra       122 7
  6 Quest'inno si gorgoglian ne la strozza, strozza ozza       125 7
  6 e 'l fiorentino spirito bizzarro bizzarro arro       62 8
  6 s'appressa la città c'ha nome Dite, Dite ite       68 8
  6 perch'io traeva la parola tronca tronca onca       14 9
  6 che, seppellite dentro da quell'arche, arche arche       125 9
  6 dimmi: perché quel popolo è sì empio empio empio       83 10
  6 sì che s'ausi un poco in prima il senso senso enso       11 11
  6 la tua ragione, e assai ben distingue distingue ingue       68 11
  6 d'alcun'ammenda tua fama rinfreschi rinfreschi eschi       53 13
  6 ma là dove fortuna la balestra, balestra estra       98 13
  6 disse «Chi fosti, che per tante punte punte unte       137 13
  6 e 'l fummo del ruscel di sopra aduggia, aduggia uggia       2 15
  6 pur che mia coscienza non mi garra, garra arra       92 15
  6 lo dosso e 'l petto e ambedue le coste coste oste       14 17
  6 torcendo in sù la venenosa forca forca orca       26 17
  6 spesse fiate mi 'ntronan li orecchi orecchi ecchi       71 17
  6 bassando 'l viso; ma poco li valse, valse alse       47 18
  6 con l'argine secondo s'incrocicchia, incrocicchia icchia       101 18
  6 per l'alito di giù che vi s'appasta, appasta asta       107 18
  6 e se' Alessio Interminei da Lucca: Lucca ucca       122 18
  6 «Qua giù m'hanno sommerso le lusinghe lusinghe inghe       125 18
  6 tu se' segnore, e sai ch'i' non mi parto parto arto       38 19
  6 e che altro è da voi a l'idolatre, idolatre atre       113 19
  6 li duo serpenti avvolti, con la verga, verga erga       44 20
  6 da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi, Bergamaschi aschi       71 20
  6 venìa sì pian, che noi eravam nuovi nuovi ovi       71 23
  6 in poco d'ora, e prende suo vincastro, vincastro astro       14 24
  6 quand'io fui sù, ch'i' non potea più oltre, oltre oltre       44 24
  6 che la fenice more e poi rinasce, rinasce asce       107 24
  6 ma sol d'incenso lagrime e d'amomo, amomo omo       110 24
  6 sì come a mul ch'i' fui; son Vanni Fucci Fucci ucci       125 24
  6 non trasmutò sì ch'amendue le forme forme orme       101 25
  6 e disse a l'altro: «I' vo' che Buoso corra, corra orra       140 25
  6 disse: «Dentro dai fuochi son li spirti; spirti irti       47 26
  6 da la man destra mi lasciai Sibilia, Sibilia ilia       110 26
  6 su per la punta, dandole quel guizzo guizzo izzo       17 27
  6 che mi rimise ne le prime colpe; colpe olpe       71 27
  6 di Valdichiana tra 'l luglio e 'l settembre settembre embre       47 29
  6 del lungo scoglio, pur da man sinistra; sinistra istra       53 29
  6 con questo vivo giù di balzo in balzo, balzo alzo       95 29
  6 rispuose al detto mio: «Tra'mene Stricca Stricca icca       125 29
  6 ch'i' potessi in cent'anni andare un'oncia, oncia oncia       83 30
  6 però ch'i' ne vedea trenta gran palmi palmi almi       65 31
  6 più lune già, quand'io feci 'l mal sonno sonno onno       26 33
  6 Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi Lanfranchi anchi       32 33
  6 uscendo fuor de la profonda notte notte otte       44 35
  6 sedeva e abbracciava le ginocchia, ginocchia occhia       107 38
  6 sta come torre ferma, che non crolla crolla olla       14 39
  6 Federigo Novello, e quel da Pisa Pisa isa       17 40
  6 l'antiche leggi e furon sì civili, civili ili       140 40
  6 ché 'l velo è ora ben tanto sottile, sottile ile       20 42
  6 la vipera che Melanesi accampa, accampa ampa       80 42
  6 pur là dove le stelle son più tarde, tarde arde       86 42
  6 che vostra gente onrata non si sfregia sfregia egia       128 42
  6 Guiglielmo Aldobrandesco fu mio padre; padre adre       59 45
  6 tenendo li occhi con fatica fisi fisi isi       77 45
  6 dinanzi a me, Toscana sonò tutta; tutta utta       110 45
  6 io ti dirò», diss'io, «ciò che m'apparve apparve arve       125 49
  6 diss'io. Ed elli a me: «Tu vero apprendi, apprendi endi       23 50
  6 del mio maestro, usci' fuor di tal nube nube ube       11 51
  6 talvolta sì di fuor, ch'om non s'accorge accorge orge       14 51
  6 ricompie forse negligenza e indugio indugio ugio       107 52
  6 al sù, mi dì, e se vuo' ch'io t'impetri impetri etri       95 53
  6 non vede più da l'uno a l'altro stilo»; stilo ilo       62 58
  6 ché 'l sole avea il cerchio di merigge merigge igge       2 59
  6 tutto m'offersi pronto al suo servigio servigio igio       104 60
  6 dimmi che è cagion per che dimostri dimostri ostri       110 60
  6 là dove il suo fattor lo sangue sparse, sparse arse       2 61
  6 le capre, state rapide e proterve proterve erve       77 61
  6 le penne piene d'occhi; e li occhi d'Argo, Argo Argo       95 63
  6 ch'io caddi vinto; e quale allora femmi, femmi emmi       89 65
  6 Isara vide ed Era e vide Senna Senna enna       59 73
  6 superillustrans claritate tua tua ua       2 74
  6 che 'l vostro mondo face, pria ch'altr'alma alma alma       119 76
  6 dietro pensando a ciò che si preliba, preliba iba       23 77
  6 ne l'ora che la sposa di Dio surge surge urge       140 77
  6 da Cristo prese l'ultimo sigillo, sigillo illo       107 78
  6 non fosse stata a Cesare noverca, noverca erca       59 83
  6 che, sempre che la vostra chiesa vaca, vaca aca       113 83
  6 del comperare e vender dentro al templo templo emplo       122 85
  6 ne' prieghi fatti a Dio per suscitarla, suscitarla arla       110 87
  5 prese la terra, e con piene le pugna pugna ugna       26 6
  5 di gente in gente e d'uno in altro sangue, sangue angue       80 7
  5 nel petto al mio segnor, che fuor rimase, rimase ase       116 8
  5 e i monimenti son più e men caldi». caldi aldi       131 9
  5 per ch'io 'l pregai che mi largisse 'l pasto pasto asto       92 14
  5 talora a solver l'àncora ch'aggrappa aggrappa appa       134 16
  5 Luogo è in inferno detto Malebolge, Malebolge olge       1 18
  5 ciò che 'n grembo a Benaco star non può, può ò       74 20
  5 Io vidi già cavalier muover campo, campo ampo       1 22
  5 che 'l sole i crin sotto l'Aquario tempra tempra empra       2 24
  5 La molta gente e le diverse piaghe piaghe aghe       1 29
  5 oh maraviglia! ché qual elli scelse scelse else       134 35
  5 E com'io domandai, ecco la terza terza erza       35 47
  5 che spera in Talamone, e perderagli perderagli agli       152 47
  5 poscia li ancide come antica belva; belva elva       62 48
  5 già biancheggiare, e me convien partirmi partirmi irmi       143 50
  5 buona da sé, pur che la nostra casa casa asa       143 53
  5 Sì come quando i primi raggi vibra vibra ibra       1 61
  4 dal bosco; fa che di retro a me vegne: vegne egne       140 14
  4 «O tu che se' di là dal fiume sacro», sacro acro       1 65
  3 e più saranno ancora, infin che 'l veltro veltro eltro       101 1
  3 e la lor cieca vita è tanto bassa, bassa assa       47 3
  3 giù nel secondo, che men loco cinghia, cinghia inghia       2 5
  3 le bocche aperse e mostrocci le sanne; sanne anne       23 6
  3 priegoti ch'a la mente altrui mi rechi: rechi echi       89 6
  3 e disse: «Taci, maladetto lupo! lupo upo       8 7
  3 nove travaglie e pene quant'io viddi? viddi iddi       20 7
  3 e d'una parte e d'altra, con grand'urli, urli urli       26 7
  3 la sconoscente vita che i fé sozzi sozzi ozzi       53 7
  3 questi resurgeranno del sepulcro sepulcro ulcro       56 7
  3 questa fortuna di che tu mi tocche, tocche ocche       68 7
  3 e fanno pullular quest'acqua al summo, summo ummo       119 7
  3 dinanzi mi si fece un pien di fango, fango ango       32 8
  3 ché l'occhio nol potea menare a lunga lunga unga       5 9
  3 tre furie infernal di sangue tinte, tinte inte       38 9
  3 biscia per l'acqua si dileguan tutte, tutte utte       77 9
  3 per ch'i' pregai lo spirto più avaccio avaccio accio       116 10
  3 che mena il vento, e che batte la pioggia, pioggia oggia       71 11
  3 tu mi contenti sì quando tu solvi, solvi olvi       92 11
  3 che mi commise quest'officio novo: novo ovo       89 12
  3 lo fondo suo, infin ch'el si raggiunge raggiunge unge       131 12
  3 che tante voci uscisser, tra quei bronchi bronchi onchi       26 13
  3 ricominciò a dir: «Perché mi scerpi? scerpi erpi       35 13
  3 dal corpo ond'ella stessa s'è disvelta, disvelta elta       95 13
  3 piovean di foco dilatate falde, falde alde       29 14
  3 ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi sorbi orbi       65 15
  3 e Francesco d'Accorso anche; e vedervi, vedervi ervi       110 15
  3 «Sòstati tu ch'a l'abito ne sembri sembri embri       8 16
  3 l'antico verso; e quando a noi fuor giunti, giunti unti       20 16
  3 Indi rupper la rota, e a fuggirsi fuggirsi irsi       86 16
  3 presso a color che non veggion pur l'ovra, ovra ovra       119 16
  3 non fer mai drappi Tartari né Turchi, Turchi urchi       17 17
  3 in una borsa gialla vidi azzurro azzurro urro       59 17
  3 ma vergogna mi fé le sue minacce, minacce acce       89 17
  3 rota e discende, ma non me n'accorgo accorgo orgo       116 17
  3 far sotto noi un orribile scroscio, scroscio oscio       119 17
  3 e come a tai fortezze da' lor sogli sogli ogli       14 18
  3 vidi demon cornuti con gran ferze, ferze erze       35 18
  3 poscia con pochi passi divenimmo divenimmo immo       68 18
  3 vidi gente attuffata in uno sterco sterco erco       113 18
  3 vidi un col capo sì di merda lordo, lordo ordo       116 18
  3 d'un peccator li piedi e de le gambe gambe ambe       23 19
  3 muoversi pur su per la strema buccia, buccia uccia       29 19
  3 porge la barba in su le spalle brune, brune une       107 20
  3 Però, se tu non vuo' di nostri graffi, graffi affi       50 21
  3 uno aspettar così, com'elli 'ncontra 'ncontra ontra       32 22
  3 d'ogne parte una sanna come a porco, porco orco       56 22
  3 lo mio pensier per la presente rissa, rissa issa       5 23
  3 che l'un con l'altro fa, se ben s'accoppia accoppia oppia       8 23
  3 sono scherniti con danno e con beffa beffa effa       14 23
  3 che noi possiam ne l'altra bolgia scendere, scendere endere       32 23
  3 io Catalano e questi Loderingo Loderingo ingo       104 23
  3 «Non vi dispiaccia, se vi lece, dirci dirci irci       128 23
  3 ch'era ronchioso, stretto e malagevole, malagevole evole       62 24
  3 mostrò già mai con tutta l'Etiopia Etiopia opia       89 24
  3 Pistoia in pria d'i Neri si dimagra; dimagra agra       143 24
  3 del misero Sabello e di Nasidio, Nasidio idio       95 25
  3 tu sentirai di qua da picciol tempo tempo empo       8 26
  3 del fosso, ché nessuna mostra 'l furto, furto urto       41 26
  3 e di Franceschi sanguinoso mucchio, mucchio ucchio       44 27
  3 e nessun era stato a vincer Acri Acri Acri       89 27
  3 d'entro Siratti a guerir de la lebbre; lebbre ebbre       95 27
  3 com'io vidi un, così non si pertugia, pertugia ugia       23 28
  3 seminator di scandalo e di scisma scisma isma       35 28
  3 e mazzerati presso a la Cattolica Cattolica olica       80 28
  3 credo ch'un spirto del mio sangue pianga pianga anga       20 29
  3 com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia, tegghia egghia       74 29
  3 come coltel di scardova le scaglie scaglie aglie       83 29
  3 contra i Sanesi, aguzza ver me l'occhio, occhio occhio       134 29
  3 rispuose, «quando piovvi in questo greppo, greppo eppo       95 30
  3 rispuose quel ch'avea infiata l'epa; epa epa       119 30
  3 disse 'l Greco, «la lingua, e l'acqua marcia marcia arcia       122 30
  3 che me parve veder molte alte torri; torri orri       20 31
  3 per le tenebre troppo da la lungi, lungi ungi       23 31
  3 mettine giù, e non ten vegna schifo, schifo ifo       122 31
  3 come si converrebbe al tristo buco buco uco       2 32
  3 più pienamente; ma perch'io non l'abbo, abbo abbo       5 32
  3 ch'aiutaro Anfione a chiuder Tebe, Tebe ebe       11 32
  3 con esso un colpo per la man d'Artù; Artù ù       62 32
  3 sappi ch'i' fu' il Camiscion de' Pazzi; Pazzi azzi       68 32
  3 odio sovra colui che tu ti mangi, mangi angi       134 32
  3 dimmi chi se', e s'io non ti disbrigo, disbrigo igo       116 33
  3 la via è lunga e 'l cammino è malvagio, malvagio agio       95 34
  3 dove l'umano spirito si purga purga urga       5 35
  3 e con parole e con mani e con cenni cenni enni       50 35
  3 tal che faria beato pur descripto; descripto ipto       44 36
  3 tre volte dietro a lei le mani avvinsi, avvinsi insi       80 36
  3 e diedi 'l viso mio incontr'al poggio poggio oggio       14 37
  3 «Tornate», disse, «intrate innanzi dunque», dunque unque       101 37
  3 dentro raccolto, imagina Siòn Siòn òn       68 38
  3 dove la costa face di sé grembo; grembo embo       68 41
  3 l'udire e a mirare una de l'alme alme alme       8 42
  3 la picciola vallea, era una biscia, biscia iscia       98 42
  3 d'arte e d'ingegno avanti che diserri, diserri erri       125 43
  3 li spigoli di quella regge sacra, sacra acra       134 43
  3 per veder novitadi ond'e' son vaghi, vaghi aghi       104 44
  3 già mezza ragna, trista in su li stracci stracci acci       44 46
  3 levata s'è da me, che nulla quasi quasi asi       119 46
  3 ancor nel volto tuo presso che stinti, stinti inti       122 46
  3 tanto più trova di can farsi lupi lupi upi       50 48
  3 tanto sua grazia, non ti sarò scarso; scarso arso       80 48
  3 de la casa da Calboli, ove nullo nullo ullo       89 48
  3 la casa Traversara e li Anastagi Anastagi agi       107 48
  3 e fuggì come tuon che si dilegua, dilegua egua       134 48
  3 pregar per pace e per misericordia misericordia ordia       17 50
  3 onde 'l maestro mio disse: «Rispondi, Rispondi ondi       29 50
  3 di far ciò che mi chiedi; ma io scoppio scoppio oppio       53 50
  3 lungo di sè di notte furia e calca, calca alca       92 52
  3 e Cesare, per soggiogare Ilerda, Ilerda erda       101 52
  3 veggiono in orïente, innanzi a l'alba, alba alba       5 53
  3 onde contra 'l piacer mio, per piacerli, piacerli erli       2 54
  3 per li occhi il mal che tutto 'l mondo occupa, occupa upa       8 54
  3 di me son nati i Filippi e i Luigi Luigi igi       50 54
  3 che questi porta e che l'angel profila, profila ila       23 55
  3 che qui v'impiglia e come si scalappia, scalappia appia       77 55
  3 era io di là», rispuose quello spirto, spirto irto       86 55
  3 èvvi la figlia di Tiresia, e Teti Teti eti       113 56
  3 Erisittone fosse fatto secco, secco ecco       26 57
  3 di giorno in giorno più di ben si spolpa, spolpa olpa       80 58
  3 lo cavalier di schiera che cavalchi, cavalchi alchi       95 58
  3 e cominciai: «Come si può far magro magro agro       20 59
  3 e l'altra: «Ne la vacca entra Pasife, Pasife ife       41 60
  3 tosto divegna, sì che 'l ciel v'alberghi alberghi erghi       62 60
  3 chi siete voi, e chi è quella turba turba urba       65 60
  3 son Guido Guinizzelli; e già mi purgo purgo urgo       92 60
  3 «Tan m'abellis vostre cortes deman, deman an       140 60
  3 consiros vei la passada folor, folor or       143 60
  3 sovresso Gerion ti guidai salvo, salvo alvo       23 61
  3 ché la natura del monte ci affranse affranse anse       74 61
  3 tanto, che li augelletti per le cime cime ime       14 62
  3 avrei quelle ineffabili delizie delizie izie       29 63
  3 si levar cento, ad vocem tanti senis, senis enis       17 64
  3 cerchiato de le fronde di Minerva, Minerva erva       68 64
  3 anzi 'l cantar di quei che notan sempre sempre empre       92 64
  3 per udir se' dolente, alza la barba, barba arba       68 65
  3 l'anima mia gustava di quel cibo cibo ibo       128 65
  3 li occhi spietati udendo di Siringa, Siringa inga       65 66
  3 che del suo pome li angeli fa ghiotti ghiotti otti       74 66
  3 come guardia lasciata lì del plaustro plaustro austro       95 66
  3 voglio che tu omai ti disviluppe, disviluppe uppe       32 67
  3 a darne tempo già stelle propinque, propinque inque       41 67
  3 per singular cagione esser eccelsa eccelsa elsa       65 67
  3 qual sotto foglie verdi e rami nigri nigri igri       110 67
  3 vostro navigio, servando mio solco solco olco       14 69
  3 nostro intelletto, se 'l ver non lo illustra illustra ustra       125 71
  3 con reverenza, donna, a dimandarvi dimandarvi arvi       134 71
  3 siate fedeli, e a ciò far non bieci, bieci eci       65 72
  3 Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro, Pirro irro       44 73
  3 negletto fu nomato, i Deci e ' Fabi Fabi abi       47 73
  3 rivide e là dov'Ettore si cuba; cuba uba       68 73
  3 che, fuggendoli innanzi, dal colubro colubro ubro       77 73
  3 ma perché Dio volesse, m'è occulto, occulto ulto       56 74
  3 di Rodano poi ch'è misto con Sorga, Sorga orga       59 75
  3 tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo golfo olfo       68 75
  3 Cunizza fui chiamata, e qui refulgo refulgo ulgo       32 76
  3 del nostro cielo che più m'è propinqua, propinqua inqua       38 76
  3 tal signoreggia e va con la testa alta, alta alta       50 76
  3 quanto son difettivi silogismi silogismi ismi       2 78
  3 sen giva, e chi seguendo sacerdozio, sacerdozio ozio       5 78
  3 in sì aperta e 'n sì distesa lingua lingua ingua       23 78
  3 e stringonsi al pastor; ma son sì poche, poche oche       131 78
  3 l'eccellenza de l'altra, di cui Tomma Tomma omma       110 79
  3 nostro volume, ancor troveria carta carta arta       122 79
  3 e l'uno e l'altro coro a dicer «Amme!», Amme Amme       62 81
  3 ch'è una in tutti, a Dio feci olocausto, olocausto austo       89 81
  3 l'ardor del sacrificio, ch'io conobbi conobbi obbi       92 81
  3 di molte corde, fa dolce tintinno tintinno inno       119 81
  3 non v'era giunto ancor Sardanapalo Sardanapalo alo       107 82
  3 di quella legge il cui popolo usurpa, usurpa urpa       143 82
  3 ché là dove appetito non si torce, torce orce       5 83
  3 in che la sua famiglia men persevra, persevra evra       11 83
  3 quelle genti ch'io dico, e al Galluzzo Galluzzo uzzo       53 83
  3 Filippi, Greci, Ormanni e Alberichi, Alberichi ichi       89 83
  3 se non come dal viso in che si specchia specchia ecchia       41 84
  3 sarà la compagnia malvagia e scempia scempia empia       62 84
  3 di quel che ti fu detto; ecco le 'nsidie 'nsidie idie       95 84
  3 ch'io trovai lì, si fé prima corusca, corusca usca       122 84
  3 move la testa e con l'ali si plaude, plaude aude       35 86
  3 che non si turba mai; anzi è tenebra tenebra ebra       65 86
  3 che saranno in giudicio assai men prope prope ope       107 86
  3 la sua scrittura fian lettere mozze, mozze ozze       134 86
  3 quanto parevi ardente in que' flailli, flailli illi       14 87
  3 che scende chiaro giù di pietra in pietra, pietra etra       20 87
  3 questo rapporta, sì che non presumma presumma umma       98 88
  3 e non molto distanti a la tua patria, patria atria       107 88
  3 de lo Spirito Santo, magri e scalzi, scalzi alzi       128 88
  3 lo nome di colui che 'n terra addusse addusse usse       41 89
  3 le sette spere, e vidi questo globo globo obo       134 89
  3 'Regina celi' cantando sì dolce, dolce olce       128 90
  3 ché l'imagine nostra a cotai pieghe, pieghe eghe       26 91
  3 dice, 'color che sanno il nome tuo': tuo uo       74 92
  3 si quietò con esso il dolce mischio mischio ischio       131 92
  3 tolta m'avea del sùbito abbarbaglio, abbarbaglio aglio       20 93
  3 innanzi che a l'ovra inconsummabile inconsummabile abile       125 93
  3 s'apparecchian di bere: o buon principio, principio ipio       59 94
  3 ver' lo piacer divin che mi refulse, refulse ulse       95 94
  3 acuto sì, che 'l viso ch'elli affoca affoca oca       17 95
  3 l'emisperio de l'aere, quando soffia soffia offia       80 95
  3 al punto fisso che li tiene a li ubi, ubi ubi       95 95
  3 ne la mia mente, disse: «I cerchi primi primi imi       98 95
  3 prima Dominazioni, e poi Virtudi; Virtudi udi       122 95
  3 Principati e Arcangeli si girano; girano irano       125 95
  3 che ricever la grazia è meritorio meritorio orio       65 96
  3 e altri assai che sono ancor più porci, porci orci       125 96
  3 non pur di là da noi, ma certo io credo credo edo       20 97
  3 prima che tanta sete in te si sazi»: sazi azi       74 97
  3 ch'entrano ed escono e 'l rider de l'erbe erbe erbe       77 97
  3 col volto verso il latte, se si svegli svegli egli       83 97
  3 de l'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia Italia alia       137 97
  3 libero officio di dottore assunse, assunse unse       2 99
  3 a vera vita non è sine causa causa ausa       59 99
  3 per esser propinquissimi ad Augusta, Augusta usta       119 99
  3 per questo a sostener, tanto ch'i' giunsi giunsi unsi       80 100
  2 «Pape Satàn, pape Satàn aleppe!», aleppe eppe       1 7
  2 Ora cen porta l'un de' duri margini; margini argini       1 15
  2 Già era in loco onde s'udìa 'l rimbombo rimbombo ombo       1 16
  2 «Ecco la fiera con la coda aguzza, aguzza uzza       1 17
  2 al drudo suo quando disse "Ho io grazie grazie azie       134 18
  2 ben ten de' ricordar, ché non ti nocque nocque ocque       128 20
  2 ond'ei repente spezzerà la nebbia, nebbia ebbia       149 24
  2 Al fine de le sue parole il ladro ladro adro       1 25
  2 che falsai li metalli con l'alchìmia; alchìmia imia       137 29
  2 S'io avessi le rime aspre e chiocce, chiocce occe       1 32
  2 e dicea: «Vienne omai; vedi ch'è tocco tocco occo       137 38
  2 Siena mi fé, disfecemi Maremma: Maremma emma       134 39
  2 vedrai te somigliante a quella inferma inferma erma       149 40
  2 Di pari, come buoi che vanno a giogo, giogo ogo       1 46
  2 Ricorditi, lettor, se mai ne l'alpe alpe alpe       1 51
  2 di sovr'a noi si piange per tre cerchi; cerchi erchi       137 51
  2 Ne l'ora che non può 'l calor diurno diurno urno       1 53
  2 comprender de l'amor ch'a te mi scalda, scalda alda       134 55
  2 Ora era onde 'l salir non volea storpio; storpio orpio       1 59
  2 per tutto il tempo che 'l foco li abbruscia: abbruscia uscia       137 59
  2 Mentre che sì per l'orlo, uno innanzi altro, altro altro       1 60
  2 libero, dritto e sano è tuo arbitrio, arbitrio itrio       140 61
  2 «Osanna, sanctus Deus sabaòth, sabaòth òth       1 74
  2 Solea creder lo mondo in suo periclo periclo iclo       1 75
  2 Imagini, chi bene intender cupe cupe upe       1 80
  2 Benigna volontade in che si liqua liqua iqua       1 82
  2 tre volte cinse me, sì com'io tacqui, tacqui acqui       152 91
TOTAL NUMBER OF RHYMES {753}
 
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